Viene istituito a Como un Corso speciale per Capomastri Edili presso la Scuola di Arti e Mestieri G. Castellini, gestita dall’omonima Opera pia.
Il corso è di durata triennale. Gli insegnamenti teorici si tengono, la mattina, presso la scuola; le esercitazioni pratiche di cantiere si svolgono, nelle ore pomeridiane, presso professionisti o costruttori edili della città.
L’istituto si stacca dall’Opera pia G. Castellini e si trasforma in Istituto Tecnico Industriale Edile autonomo, di durata quinquennale e sede di esame di stato.
I contributi finanziari per la gestione sono assicurati da Istituzioni, Enti, Associazioni comasche. Gli alunni iscritti nell’anno scolastico 1938/39 sono 32. Erano 26 nell’anno precedente.
L’istituto acquisisce il riconoscimento legale e viene associato all’E.N.I.M.S. (Ente Nazionale Insegnamento Medio Superiore) con decreto del Ministero dell’Educazione Nazionale del 28.7.1939 n. 330.
Assume la denominazione di Istituto Tecnico Industriale per Periti Edili l. r. “Maestri Comacini” a ricordo dei geniali costruttori e artisti comaschi.
La gestione è assunta da una fondazione di cui fanno parte Amministrazione Provinciale, Comune di Como, Consiglio provinciale dell’economia corporativa, Consorzio provinciale dell’istruzione tecnica e altri comuni della provincia. Tali enti forniscono i mezzi finanziari per il funzionamento dell’istituto (i contributi fissati dallo statuto ammontano nel 1941 a £ 88.300).
La sede è in città, in via Carducci 8.
Il commissario prefettizio dell’istituto, arch. Federico Frigerio, si fa promotore della richiesta al Comune di Como per la costruzione di un fabbricato in via Sirtori, da destinare a nuova sede, su un’area di 1.300 metri quadrati messa a disposizione dallo stesso Comune.
Gli alunni iscritti passano dai 49 dell’a.s. 1939/40 ai 273 (9 classi) dell’a.s. 1944/45.
Dal primo ottobre l’istituto, da legalmente riconosciuto, diventa statale con la denominazione di Istituto Tecnico Industriale di Stato per Edili, dotato di autonomia amministrativa (nota minist. n. 5868 del 9.10.1950 della Direz. Gen. Istr. Tecnica – Div. I). La sede è in via Sirtori.
Nella seduta del 12 novembre, il consiglio di amministrazione, sotto la presidenza del commissario governativo on. Mario Martinelli (segretario il preside di allora, ing. Camillo Silo) stabilisce la denominazione della scuola in Istituto Tecnico Industriale “Magistri Cumacini”.
La scuola, con D.P.R. n. 783 del 10.2.1953, assume la denominazione di I.T.I.S. – Istituto Tecnico Industriale Statale per Edili, conservando l’intitolazione ai Magistri Cumacini
Il laboratorio tecnologico edile comincia ad operare come laboratorio di analisi per materiali da costruzione.
Dal primo ottobre apre a Lecco una sezione staccata dell’istituto, con specializzazioni per meccanici ed elettricisti.
Anche a Como viene istituito, dal primo ottobre, un corso collaterale per meccanici ed elettricisti, che affianca nella scuola il corso per periti edili. Gli alunni sono in totale 400, di cui 241 a Como e gli altri presso la sezione staccata di Lecco.
La sezione staccata di Lecco diventa autonoma ed è assorbita dal nuovo istituto industriale ivi costituito.
Dal primo ottobre alcune classi vengono spostate nella succursale di via XX settembre. Sono attive le specializzazioni per periti edili, periti meccanici e periti elettrotecnici.
Accanto a quella di via XX settembre, entra in funzione la succursale di via Jacopo Rezia.
Dal primo aprile diventa operante la succursale di via Pasquale Paoli a Camerlata. Nei prefabbricati si trasferiscono inizialmente il triennio di meccanica e alcune classi prime.
A partire dall’a.s. 1964/65 è autorizzata l’istituzione dei corsi serali per studenti-lavoratori, con le specializzazioni di meccanica ed elettrotecnica. Essi continueranno fino all’a.s. 1991/92.
Gli alunni dell’istituto sono in costante aumento (quasi 1000) e i corsi sono suddivisi in varie sedi della città: il triennio di edilizia, i laboratori e le officine sono nella sede centrale di via Sirtori, il triennio di meccanica e quello di elettrotecnica nella succursale di via Perti, il biennio in via Pasquale Paoli.
Viene istituita la sezione staccata di Mariano Comense, presso la Casa della Gioventù, con classi di biennio e della specializzazione di meccanica.
L’Amministrazione provinciale acquisisce a Lazzago, in via Varesina, un’area di circa 45.000 metri quadrati da destinare alla costruzione della nuova sede dell’Istituto.
La sezione staccata di Mariano Comense si trasferisce nella sede di via Rutschi.
Iniziano i lavori di costruzione della nuova sede. Il progetto è redatto dall’arch. Emilio Terragni, dall’ing. Carlo Terragni e dall’arch. Fulvio Raboni. L’edificazione viene limitata al primo e secondo lotto, da destinare al triennio.
Durante l’estate vengono trasferiti a Lazzago, in via Colombo, la sede centrale dell’istituto ed i trienni di specializzazione. Il biennio rimane nella succursale di via Pasquale Paoli a Camerlata. Gli alunni, nell’a.s. 1978/79, sono 1347 e le classi 56. Nella sede di via Sirtori si trasferisce la Scuola di Arti e Mestieri G. Castellini da cui l’istituto aveva avuto origine ottant’anni prima.
Il laboratorio tecnologico di analisi materiali della specializzazione di edilizia acquisisce, con Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici n. 19355 del 3.7.1979, l’autorizzazione formale all’esecuzione delle prove su materiali da costruzione per enti e aziende esterne, ai sensi della legge 1086/71.
Dall’a.s. 1981/82 viene introdotta, in aggiunta alle tre già esistenti, la nuova specializzazione di informatica.
La succursale del biennio è trasferita dai prefabbricati di via Pasquale Paoli all’edificio ristrutturato di via Scalabrini, sempre a Camerlata.
L’Amministrazione Provinciale delibera la costruzione, a Lazzago, del terzo lotto e dell’auditorium. L’obiettivo è riunificare l’istituto in un’unica sede.
La sezione staccata di Mariano Comense si trasferisce nel nuovo complesso di via Santa Caterina da Siena.
In luglio viene chiusa la succursale del biennio di via Scalabrini. Tutte le attività vengono trasferite a Lazzago in via Colombo, finalmente in un’unica grande sede. Nell’a.s. 1996/97 gli alunni sono 1212 presso la sede centrale (57 classi) e 252 presso la sezione staccata di Mariano Comense (11 classi).
Con la riorganizzazione e il nuovo dimensionamento degli istituti superiori, la sezione staccata di Mariano Comense chiude e i corsi sono aggregati al locale Istituto Superiore “Jean Monnet”.
Nell’a.s. 2013/14 gli alunni iscritti sono 1250, suddivisi in 57 classi: 16 prime, 12 seconde, 10 terze, 10 quarte, 9 quinte.